Fipe: Boom dei costi delle materie prime per il caffè
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- 26 Agosto 2024
"Nei bar dei nostri associati, al momento, non sono previsti aumenti dei prezzi per la tazzina di caffè". Lo afferma Paolo Artelio, presidente provinciale e regionale degli esercenti Fipe-Confcommercio che peraltro condivide "le preoccupazioni che riguardano un futuro probabile ulteriore aumento, finora contenuto grazie alla responsabilità degli esercenti che stanno assorbendo i fortissimi incremento delle miscele causati dagli incrementi dei prezzi all’origine". "I prezzi al banco, a Verona - sottolinea il vicepresidente di Fipe Verona Emanuel Baldo - sono però stabilmente entro l'1,50 euro; in Piazza Era e Piazza Erbe, il range è tra 1,30 e 1,40 euro".
La crisi climatica che ha devastato i raccolti nei Paesi produttori, Vietnam in particolare, le tensioni geopolitiche che stanno cambiando le tradizionali rotte alle forniture, l’esplosione dei noli marittimi, sottolinea la Fipe Confcommercio nazionale, sono le cause principali che stanno determinando i rialzi dei prezzi all’origine alle borse merci di Londra e New York, con l’Arabica che ha avuto in un anno incrementi superiori al 60% e la Robusta di oltre il 90%.
A questo proposito, Fipe rileva che a fronte di un tasso di inflazione del +16% tra luglio 2021 e luglio 2024, i prezzi nei bar sono cresciuti del 13%. Anche sulla tazzina di espresso gli aumenti sono al di sotto dell’inflazione, continuando a mantenerne il prezzo tra i più bassi d’Europa.
Da ultimo, Fipe Confcommercio ricorda che negli ultimi 10 anni il numero delle imprese che svolgono attività esclusivamente di bar è diminuito di oltre 22mila unità a livello nazionale - mentre a Verona la situazione è di sostanziale stabilità a fronte peraltro di un elevato turnover - a testimonianza della difficoltà di far quadrare i conti.