Taxi, turni integrativi con le seconde guide per coprire i picchi di domanda

TAXCAIl decreto legge licenziato l'altra sera dall'ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa ferragostana, prevede anche la possibilità per i Comuni di bandire un nuovo concorso straordinario per aumentare le licenze dei taxi: fino a un 20%  in più delle licenze presenti sul territorio. Nel caso di Verona, dove le auto sono 177, si tratterebbe di circa 35 nuove licenze, come scrive oggi su L'Arena Ilaria Noro. Ma è una strada questa che, per ora, l'amministrazione sembra non intenzionata ad imboccare.

Per far fronte ai picchi di richiesta, che per la città coincidono con la stagione turistica estiva e i grandi eventi fieristici, si è al lavoro su un altro fronte: turni integrativi da coprire con le seconde guide. Una strada "sposata" dalla sezione trasporti di Confcommercio Verona.

 

Vale a dire, cioè, aumentare di fatto le ore di servizio per ciascun taxi arrivando potenzialmente anche a farlo girare h24, ovviamente turnando il personale alla guida. A Verona, nei mesi scorsi è già stata fatta una sperimentazione in tal senso. E ora si punta ad estendere questa possibilità. «Abbiamo giocato d'anticipo rispetto al Governo optando per questa soluzione che abbiamo testato per sei mesi e che ha dato ottimi frutti», spiega l'assessore al Commercio Italo Sandrini. «Si tratta di un'iniziativa maturata all'interno della Commissione Taxi a cui partecipano oltre alle associazioni dei taxisti anche quella dei consumatori perché è giusto ascoltare tutti i portatori d'interesse», aggiunge Sandrini che anticipa: «Per venire incontro ai cittadini, seguendo anche le indicazioni dei lavoratori, abbiamo scelto dunque di sperimentare la possibilità della doppia guida e ora abbiamo già fatto richiesta alla Regione di estendere questa possibilità, ad esempio, ai familiari».


«La stima è di un aumento di circa il 10 per cento del servizio sul territorio, percentuale destinata a crescere ottimizzando ed estendendo questa opportunità e di aprire numerosi turni integrativi», interviene Ferdinando Marchi di Confcommercio, che in associazione segue i trasporti. Oltre ai collaboratori familiari, infatti, alla guida di uno stesso taxi potranno esserci anche terze persone, purché ovviamente in possesso dei requisiti di idoneità richiesti.«Potrebbe trattarsi di lavoro subordinato, collaborazione occasionale e veri e propri contratti di gestione da dedicare in modo mirato ai turni integrativi», aggiunge Marchi. L'obiettivo sarebbe quello di sperimentare ulteriormente questo piano in occasione degli eventi importanti dei prossimi mesi, a partire da Fieracavalli, in programma ai primi di novembre, per poi arrivare già rodati alla primavera con Vinitaly e, a seguire, la stagione estiva. «È ovvio, comunque, che i taxi per quanto si punti ad ampliare il servizio, da soli non possono bastare nei picchi massimi: serve una pianificazione condivisa della mobilità su tutti i fronti», aggiunge il rappresentante dell'associazione di categoria. «Si potrebbe ragionare su licenze temporanee.

 

Ma prima vanno analizzati nel tempo i picchi turistici, valutando se il fenomeno attuale dell'aumento esponenziale di visitatori in città sia stabile o solo momentaneo», aggiunge Daniele Garonzi dell'Unione radiotaxi Verona.Sia Sandrini che Marchi e Garonzi attendono la pubblicazione del testo ufficiale del Decreto per poter valutare in dettaglio ciò che le nuove norme prevendono.

 

«Dobbiamo esaminare ogni virgola. Tuttavia, da quanto si apprende dalla conferenza stampa del Governo, sembra che sul tavolo siano stati messi strumenti di fatto già a disposizione dei Comuni. Io ne leggo più un'esortazione politica - rivolta alle grandi città come Roma o Milano - ad utilizzare davvero questi strumenti», analizza Marchi.Nel dettaglio, sul piano taxi, il Dl prevede infatti la possibilità di bandire un nuovo concorso straordinario che aumenti fino a un 20 per cento le licenze esistenti, rilasciandole con una procedura semplificata per cui basterà il solo parere, sul principio del silenzio assenso, dell'Autorità dei trasporti entro 15 giorni. Ma la possibilità di rilasciare nuove licenze era già nelle mani dei Comuni. Inoltre: semplici e rapide emanazioni di nuove licenze temporanee, prorogabili fino a due anni; l'ecobonus per l'acquisto di nuovi mezzi elettrici; la doppia guida.

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