Negozi di moda in forte calo: "Patrimonio da salvaguardare"

Federazione Moda Italia raccoglie e condivide le preoccupazioni del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli sul rischio di desertificazione commerciale dei centri storici italiani, dove i negozi della moda contribuiscono a garantire vitalità, servizi e sicurezza, e l'opportunità di accelerare il processo di riqualificazione urbana. È di 11.150 negozi la perdita registrata in Italia nel solo settore moda, abbigliamento, calzature, accessori, pelletterie, tessile casa e articoli sportivi con 11.181 addetti che hanno perso il loro posto lavoro negli ultimi tre anni.

 

Per il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni: "La moda è un indispensabile attrattore per il nostro Paese ed è capace di creare nuovi posti di lavoro. Proprio in questi giorni di fashion week milanese ne abbiamo visto il potenziale. Ma lo shopping tourism da solo non può bastare. Occorre anche intervenire con azioni mirate ed un impegno corale da parte di tutti gli attori come Regioni, Comuni e Camere di Commercio, in collaborazione con le Associazioni di categoria, per salvaguardare un indispensabile patrimonio di identità e cultura, anche utilizzando al meglio le risorse del PNRR".

 

"I nostri negozi rappresentano, per i consumatori, non soltanto uno spazio per l’acquisto, ma anche un luogo di grande valenza sociale dove l’economia s’incrocia con una voglia di normalità e di relazione", aggiunge il presidente provinciale di Federmoda Mariano Lievore (nella foto). "Invito i consumatori far vivere i propri centri acquistando nei negozi di prossimità dove cortesia, servizio e qualità sono ‘sotto casa’ ".




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