Ottobre positivo per la ristorazione, abbigliamento in sofferenza

Prosegue il momento relativamente positivo della ristorazione (+9,1% su ottobre 2021; ma -4,1% sul 2019), che deve fare i conti con l'aumento dei costi, più impattante in un comparto energivoro. Il settore abbigliamento-accessori, anche a causa del ritardato arrivo della stagione autunnale, è il più in sofferenza con -6,3% nel mese e un pesante -15,6% sul progressivo 2019. A novembre una boccata d'ossigeno è attesa per il Black Friday: secondo le previsioni del centro studi Confimprese, sette famiglie su 10 (68,2%) si orienteranno verso gli acquisti moda.

Il retail non food sale al +8,1% e conferma la stabilità sul progressivo anno, a +1,1% sul 2019.


Dice  Paolo Artelio, presidente regionale e provinciale di Fipe, Federazione pubblici esercizi aderente a Confcommercio: "Ottobre è stato un buon mese per i consumi fuori casa nella ristorazione, grazie al fatto che i turisti non sono mancati. Si è lavorato quindi sui numeri, benché a marginalità ridotta", ha spiegato a L'Arena. "Le grandi incognite riguardano novembre con le attività commerciali costrette a fare i conti con la sola clientela del posto e con bollette più elevate a causa delle temperature che si abbassano. I veronesi, che dovranno già pagare energia e riscaldamento di casa continueranno a consumare in bar, ristoranti e negozi?", si domanda. Dicembre, con le Feste, forse convincerà ad aprire il portafoglio. "Gli stessi timori di novembre riguardano la tenuta dei consumi di gennaio e febbraio", conclude Artelio. 

 




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