Confcommercio: la crisi di Governo è un atto irresponsabile

Categoria: Attualità
21 Luglio 2022

"Far cadere il governo di Mario Draghi, l'italiano più illustre, è un gravissimo atto di irresponsabilità che ci fa vergognare davanti al mondo. Il Parlamento ha indignato l'Italia, che da più versanti anche negli ultimi giorni aveva espresso la propria fiducia nel professore. Ieri è stata scritta una delle pagine più buie della storia repubblicana".

Questo il commento del presidente di Confcommercio Veneto Bertin. "Ne pagheremo le conseguenze, per i cittadini e le imprese vengono avanti mesi durissimi. Andare alle elezioni è una follia politica. L'unica consolazione è che l'intelligenza degli italiani presenterà il conto alle forze politiche che hanno voluto questa sciagura. Piccola postilla: e poi non ci si sorprenda o ci si strappi le vesti se il primo partito risulta essere quell'astensionismo, che è un chiaro segnale di disappunto e presa di distanza da questo tipo di politica".

 

Per Confcommercio "la crisi di governo rischia di presentare un conto salatissimo alle imprese. Le "tensioni" inflazionistiche non accennano ad attenuarsi. A luglio si dovrebbe registrare, rispetto a giugno, un incremento dei prezzi al consumo dello 0,7%, con una variazione dell’8,2% su base annua. Il perdurare di questa situazionecon dinamiche dei prezzi particolarmente accentuate per molti beni e servizi per le quali le famiglie hanno margini limitati nella compressione dei relativi consumi, non potrà non influire sui comportamenti delle famiglie. L’espansione della quota destinata alle spese obbligate, in un contesto di stagnazione o riduzione del reddito disponibile, è destinata a riflettersi sulla domanda di quella parte dei consumi liberi che, soprattutto per quanto attiene ai servizi, sono ben lontani dall’avere recuperato i livelli del 2019. I consumi rallentano, l’inflazione cresce, il conflitto in Ucraina continua e preoccupa la prospettiva delle restrizioni monetarie. In questo contesto, la crisi politica rischia di ripercuotersi pesantemente su quella economica. Senza un’azione di governo non si potranno gestire   le risorse del PNRR, la legge di bilancio e le riforme strutturali che il Paese attende".

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