EXTRALBERGHIERO IN CALO: «RESTA IL PROBLEMA SICUREZZA»

Migliora la situazione sul fronte dell’abusivismo extralberghiero ma il problema rimane. Nel 2021 le locazioni turistiche censite sono state 2.246, circa il 20% in meno rispetto alle 2.741 del 2020. Una diminuzione da ricollegarsi quasi certamente alla situazione pandemica che, tra il 2020 e il 2021, ha fortemente diminuito, se in alcuni periodi quasi arrestato, l’arrivo di turisti in città. Ciò nonostante, il contrasto all’abusivismo e alle difformità nella gestione di queste tipologie di strutture non si è arrestato e nel corso dell'anno 2021, anche su segnalazione dei turisti, sono state controllate 78 strutture ricettive extralberghiere, di cui 65 locazioni turistiche, 12 Bed & Breakfast e 1 alloggio turistico.

Controllato anche 1 Hotel. In totale sono state 45 le violazioni amministrative registrate, oltre a due segnalazioni a Solori per omissione e difformità di pagamento della Ta.Ri.

 

Le 45 violazioni hanno riguardato in particolare: 4 casi di abusivismo; 14 di mancata esposizione del codice identificativo di locazione turistica; 10 di mancata pubblicazione sui siti internet del codice identificativo; 5 per assenza di informativa alla clientela sull'entità ed esenzioni della tassa di soggiorno. Ancora, 6 per esposizione di pubblicità non autorizzata sulla pubblica via; 3 per omessa classificazione e scia; 2 per mancata esposizione del segno distintivo della classificazione; 1 per variazione della capacità ricettiva senza adeguata comunicazione prevista.

 

Infine, sono state segnalate all’Agenzia delle Entrate 18 locazioni turistiche, per verifiche relative a difformità tra i redditi dichiarati e l’imposta di soggiorno versata al Comune. I numeri dei controlli sono stati presentati a palazzo Barbieri dal sindaco Federico Sboarina e dal comandante della Polizia locale Luigi Altamura. “Nel 2021 sono state controllare 78 strutture extra alberghiere – ha spiegato Altamura – 18 delle quali su segnalazione degli stessi turisti, che lamentavano difformità di servizio rispetto a quanto annunciato sui siti internet di prenotazione. Le violazioni amministrative sono state complessivamente 45, di cui 4 riguardanti strutture completamente abusive, in alcuni casi ampliamente pubblicizzate sui principali portali internet. Di questi giorni la notifica di 180 ordinanze di ingiunzione ad altrettanti locatori turistici che tra il 2014 al 2016 non hanno versato regolare imposta di soggiorno. Infine, nel corso del 2021 abbiamo assistito a due gravi fenomeni collegati all’affitto di appartamenti in strutture extralberghiere. Il primo volto all’organizzazione di feste abusive, con la presenza negli appartamento di numerosi giovani. L’altro per attività di prostituzione, come recentemente accaduto nella struttura presente a Cadidavid”.

 

Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, commenta così il bilancio dei controlli effettuati dalla Polizia locale nel 2021 nel comparto extralberghiero: "L'impegno dell'amministrazione comunale cittadina per contrastare l'abusivismo nel settore ricettivo, da noi più volte sollecitato e per il quale stiamo assicurando la massima collaborazione, è positivo e confortante; su questo versante Verona si conferma all'avanguardia anche nell'attuale fase di straordinaria difficoltà per il turismo della città, che soffre gli effetti pesantissimi della pandemia". "Non è un problema solo economico, di concorrenza sleale - aggiunge Arena - ma anche di sicurezza: lo dimostra il fatto che, collegato all'affitto di appartamenti, sia stato riscontrato un duplice problema, vale a dire l'organizzazione di feste abusive e, persino, in alcuni casi, attività di prostituzione".

 

Dice il presidente di Federalberghi Confcommercio Verona Giulio Cavara: "L'azione dell'ottima polizia Municipale guidata dal comandante Altamura per far sì che ognuno - operatori del settore alberghiero e locatori - rimanga nei confini del proprio ambito sono importanti, per questo auspichiamo che l'attività di controllo finalizzata al rispetto delle regole continui e si intensifichi".

"Peraltro - aggiunge Cavara - rimane sempre aperto proprio il fronte sicurezza: molte persone entrano negli appartamenti digitando codici alfanumerici e spesso neppure incontrando il proprietario, per cui è del tutto ovvio che possano soggiornare clienti non identificati. In un periodo complicato come questo, non è pensabile fare turismo con questi presupposti".

 




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