OSSERVATORIO ECONOMICO-OCCUPAZIONALE, I DATI

Il periodo estivo ha portato un lieve miglioramento del trend e del sentiment delle aziende del terziario di mercato rispetto alla prima metà dell'anno: è quanto emerge dall'Osservatorio economico-occupazionale ideato da Confcommercio Verona con l’obiettivo di monitorare l'andamento delle imprese dei settori commercio, servizi e turismo della provincia. Il campione che nelle scorse settimane ha risposto al questionario elaborato da Confcommercio Verona è costituito per il 40% da imprese del settore turismo e ristorazione mentre il settore dettaglio copre il 41% del totale (per il 31% dettaglio di prodotti per la persona, per il 10% prodotti alimentari); le aziende dei settori servizi coprono il 10% del totale, quelle dell'ingrosso il 9%.

 


I RISULTATI

Al 30 settembre, le aziende definiscono il loro  stato di salute in prevalenza “discreto” (46% contro il 42% del 30 giugno), mentre il 38% lo considera “ottimo” o “buono”; nel 16% dei casi viene definito “non buono” o “pessimo” (era il 34% nel primo semestre). Il saldo (percentuale buono/ottimo rispetto a non buono/pessimo) è di conseguenza positivo (+22%), sensibilmente migliore del primo semestre.

 

La maggioranza delle aziende ritiene che nei primi 9 mesi del 2021 il proprio stato di salute sia migliorato (46%), mentre il 20% ritiene che sia peggiorato. Nel restante 34% dei casi viene definito “invariato". Complessivamente per più della metà del campione vi è stato un progresso.

 

A livello previsionale, due imprese su tre (66%) si aspettano stabilità del proprio stato di salute nei 6 mesi successivi al 30 settembre. Le restanti si dividono in una minoranza di pessimiste (il 14% prevede un peggioramento), e in un buon numero di ottimiste (il 20% prevede un miglioramento). Il clima di fiducia al 30 settembre 2021, per l'Osservatorio di Confcommercio Verona, è di conseguenza leggermente positivo (+6).

 

Per quanto riguarda i settori, il clima di fiducia per il prossimo semestre è particolarmente positivo nei servizi (+25) e tra le imprese del settore ingrosso (+20). Bene anche il dettaglio di prodotti non alimentari (+6) mentre nella vendita al dettaglio di alimentari vi è una stabilità tra coloro che prevedono un miglioramento e coloro che prevedono un peggioramento. Equilibro tra le previsioni positive e negative anche nel settore turismo e ristorazione.

 

Non per tutti c'è stata ripresa dopo le criticità del 2020: quasi un terzo delle imprese, nei primi nove mesi dell'anno, ha osservato un calo dei fatturati (20%) sull'analogo periodo 2020, il 50% ha assistito a un aumento e un terzo registra un fatturato invariato (33%). Tuttavia il saldo (differenza tra la percentuale di aziende che hanno assistito ad un aumento e a un calo) è positivo: +30.

 

Il 26% delle aziende, evidenzia l'Osservatorio di Confcommercio Verona, dichiara una certa difficoltà nel pagare i fornitori, ma per il 22% sono sporadiche e solo nel 4% dei casi frequenti. La maggioranza delle imprese del terziario di mercato (il 59%) ritiene discreto il proprio rapporto con gli istituti di credito, mentre il 35% lo ritiene buono, e solo il 7% non buono; anche in questo caso c'è un miglioramento sul primo semestre.

 

Ancora, la stragrande maggioranza (94%) ritiene sufficiente il proprio livello di liquidità al 30 settembre; nello specifico, il 54% lo ritiene sufficiente da qui a fine anno, il 40% solo per un breve periodo (2-3 mesi). Il 6%, invece, ritiene la propria liquidità insufficiente. Il saldo (% sufficienti - % insufficienti) è dunque largamente positivo (+88 contro il +72 del primo semestre).

 

Il 77% delle imprese che ha risposto al sondaggio tuttavia nota ancora tra i propri clienti sintomi di difficoltà anche se solo il 18% delle aziende ritiene che i flussi della clientela siano diminuiti; il 46% li considera aumentati (il 15% decisamente aumentato e il 31% leggermente aumentato) mentre il 36% invece, utilizza il termine stabilità.

 

IL COMMENTO

"Il clima di fiducia nel terzo trimestre - sottolinea il direttore generale di Confcommercio Verona Nicola Dal Dosso - è lievitato rispetto al primo semestre: il saldo risulta essere +28. Il settore turismo e ristorazione restano però meno positivi nelle previsioni rispetto alle altre categorie. Va specificato poi come le aziende più piccole evidenzino una fiducia più bassa della media. Il rapporto con i fornitori e con le banche, in generale, è leggermente migliorato".

 

"Un quadro d'insieme un po' più confortante di quello dei primi sei mesi dell'anno - conclude Dal Dosso - che non deve però fare illudere: la ripresa non è definitiva e non è per tutti, il terziario di mercato ha bisogno di essere supportato e agevolato nella difficile ripartenza dopo i tanti mesi di crisi e le chiusure determinate dalle misure anti-pandemia".




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