PIANO REGIONALE DEI TRASPORTI, DOCUMENTO CONFCOMMERCIO

Piano Regionale dei Trasporti del Veneto, Confcommercio fa sentire la propria voce. A seguito della presentazione della traccia del Piano, in concomitanza con l’avvio dei lavori per la redazione dei Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile, la confederazione ha riassunto in un documento le osservazioni provenienti dalle imprese impegnate nel settore della mobilità, richiamando l’attenzione sul proprio ruolo nei servizi di trasporto pubblico non di linea e di linea. 

 

Taxi, bus turistici, scuolabus, Ncc autovetture: partendo dall’esperienza degli operatori di questi settori, viene fornito un importante contributo ai contenuti del Piano Regionale dei Trasporti.

 

Nel Piano Regionale, l’Obiettivo 4 (Sviluppo di un sistema di trasporti orientato alla tutela dell’ambiente e del territorio) indica la necessità di rilanciare i servizi di trasporto pubblico locale (Tpl), aumentandone in prospettiva la quota di mercato. Il budget del Piano prevede la destinazione di 619 milioni di euro per il rinnovo del parco rotabile. Aumentare la quota di mercato del Tpl, che è di fatto l’obiettivo di fondo dell’intero Piano, significa per Confcommercio Veneto aumentarne l’offerta senza poter contare su un proporzionale incremento delle risorse per la gestione dell’esistente. Che è possibile solo incentivando la collaborazione tra pubblico e privato nei servizi di Tpl.


MOBILITA’ INNOVATIVA

Alcuni strumenti per una maggiore collaborazione tra pubblico e privato, nell’esercizio del Trasporto Pubblico Locale, sono già compresi nelle possibilità normative offerte dal Decreto Legislativo 19 novembre 1997, n. 422, artt. 14 c.4 e c.5, e dalla Legge Regionale 30 ottobre 1998, n. 25, artt. 3 e 26. Le norme citate prevedono che in caso di servizi a domanda debole e per esigenze di decongestionamento del traffico, sia possibile fare ricorso a imprese che hanno i requisiti per esercitare autoservizi pubblici non di linea o servizi di trasporto di persone su strada, diversificando il servizio. Tale modalità di trasporto potrebbe ben adattarsi per realizzare i percorsi afferenti alle linee forti del trasporto pubblico urbano e per realizzare navette da parcheggi scambiatori. La norma prevede inoltre la possibilità di istituire servizi a chiamata in fasce orarie a domanda debole, anche con l'uso di opportune tecnologie, svolti su percorsi flessibili, con prenotazione di un numero limitato di persone al fine di soddisfare le esigenze di mobilità in intervalli prestabiliti della giornata, magari in orario notturno o in particolari giorni della settimana. Particolare attenzione va anche prestata alla possibilità di subaffidare servizi di trasporto pubblico da parte dell’azienda titolare dei servizi di bacino, allo scopo di realizzare flessibilità organizzativa ed economia nei costi dei servizi di trasporto pubblico urbano.

 

SERVIZI A DOMANDA DEBOLE

Nei servizi a domanda debole è possibile ridurre i costi e mantenere o migliorare l’offerta attraverso l’attivazione di una collaborazione con i servizi di trasporti pubblico non di linea. In questo ambito, per Confcommercio, può rivelarsi strategica la collaborazione con le centrali radiotaxi che possiedono sia i veicoli che le tecnologie adatte alla gestione di servizi di questo tipo.


RETI DI RICARICA PER I VEICOLI ELETTRICI

Bene, sottolinea Confcommercio, il piano per realizzare le colonnine di ricarica elettrica. Negli anni scorsi i tassisti sono stati i principali testimonial per la promozione dei veicoli ibridi. Oggi possono esserlo per le auto a totale propulsione elettrica. Suggeriamo di indicare che prioritariamente ne vengano dotate le aree di sosta taxi.


CONGESTIONE STRADALE

La conversione graduale del parco veicolare verso sistemi di propulsione meno inquinanti non risolve comunque il problema della congestione stradale nelle città, e pertanto dell’inquinamento da polveri.
La congestione del traffico nelle aree urbane è per la gran parte dovuta ai percorsi casa-lavoro e casa-scuola. Fermo restando che dovrebbero essere prodotte indicazioni per un alleggerimento dei centri cittadini dalla presenza di scuole superiori e uffici pubblici, alcune cose si potrebbero attuare.


PERCORSI CASA LAVORO

Spesso le grandi aziende lamentano la mancanza di servizi di linea dedicati. Confcommercio ritiene si possa sopperire attraverso l’istituzione di servizi di linea specializzati in collaborazione con le imprese private del trasporto persone a mezzo autobus. Il Piano potrebbe indicare un obbligo di concertazione di progetti di questo tipo tra azienda, comune e imprese private di trasporto.


PERCORSI CASA SCUOLA

I servizi comunali di trasporto scolastico svolti a mezzo scuolabus, realizzati per la quasi totalità dalle imprese private del settore, vanno incentivati, destinando risorse ai comuni per l’incremento dell’offerta. Confcommercio Veneto propone anche che una quota delle risorse destinate al rinnovo del parco rotabile siano riservate a sostenere il rinnovo degli scuolabus e a finanziare l’installazione delle cinture di sicurezza sui veicoli esistenti.


MOBILITÀ DELLE MERCI

La logistica delle merci resta un ambito di particolare complessità su cui ragionare. Eventuali interventi devono partire dal principio della sostenibilità economica ed organizzativa. Innanzitutto, l’obiettivo non può essere quello di una riorganizzazione della logistica del conto terzi, quella dei corrieri per capirci, la quale già di per sé tende all’ottimizzazione. Il settore su cui intervenire semmai, quello meno efficiente in termini di percorrenze con carichi parziali è per Confcommercio quello del conto proprio. Il mondo dei corrieri può essere eventualmente interessato ad usufruire di un servizio pubblico di trasporto delle merci per la gestione delle cosiddette emergenze.

 

Confcommercio pensa alle seguenti finalità:

▪ trasporto a domicilio o al parcheggio di acquisti ingombranti, “park and buy”, al fine di agevolare le attività commerciali ubicate nel centro storico

▪ trasporti di approvvigionamento ai negozi ed ai pubblici esercizi (nessuno spende per avere un magazzino in centro città ...) ▪ trasporto plichi, bagagli, recupero di imballaggi, ecc..
▪ trasporti di emergenza dei corrieri


Si potrebbe pensare, per Confcommercio Veneto, ad un servizio assimilabile al concetto dal taxi merci, unitamente alla gestione di un magazzino di prossimità al centro storico, qualcosa pertanto di più leggero rispetto al vecchio concetto di servizi di City Logistic. Confcommercio chiede la finanziabilità dell’avvio di progetti di taxi merci.


In buona sostanza, l’organizzazione ritene che non debba essere trascurato un investimento sulla collaborazione con gli attori privati della mobilità, in quanto agevole da realizzare e di probabile effetto a breve termine. E chiede a Palazzo Balbi che tali indicazioni siano recepite nel Piano Regionale, sia come linee guida per i piani urbani, sia in termini di interventi finanziabili dalla Regione stessa.




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