NUOVO TRIBUTO SU RIFIUTI E SERVIZI NEL MIRINO

Forte preoccupazione, anche nel Veronese, per l’affacciarsi all’orizzonte della “Res”, nuovo tributo sui rifiuti e servizi previsto nel Decreto “Salva Italia” che dovrebbe entrare in vigore il prossimo primo gennaio con pesanti ripercussioni sulle imprese commerciali e i pubblici esercizi.

Res andrà a sostituire i tre prelievi sui rifiuti Tarsu, Tariffa di Igiene ambientale (TIA1) e Tariffa Integrata (TIA2) con una maggiorazione di 0,30 euro per metro quadro a copertura dei costi relativi ai servizi “indivisibili” dei Comuni: la sicurezza, la gestione delle strade e la pubblica illuminazione.

Le previsioni elaborate da Confcommercio sono nefaste soprattutto per le imprese situate in quei Comuni che ancora utilizzano la Tarsu: qui, gli aumenti potranno raggiungere valori ragguardevoli per alcune tipologie di attività (quasi del 500% per ristoranti, bar, discoteche).

Per i Comuni che già utilizzano la Tia o la Tia2 (tra cui Verona), gli aumenti saranno più contenuti, ma comunque di tutto rispetto.  

“E’indispensabile un intervento a livello Governativo che proroghi almeno di un anno l'entrata in vigore del nuovo tributo prevedendo nel frattempo l'apertura di un tavolo tecnico con le principali associazioni di categoria per la determinazione di coefficienti che tengano effettivamente conto della reale produzione dei rifiuti”, commenta Confcommercio Verona condividendo il pensiero della confederazione nazionale.

“Nell’attuale fase di grave crisi, l’entrata in vigore della Res, con queste regole, rischia di spazzare via dal mercato numerose attività commerciali ed esercizi, già da tempo  con l’acqua alla gola”.




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