L’approvazione del recente provvedimento legislativo regionale sul commercio, emanato in attesa della nuova disciplina organica di settore, rivendica con coraggio il diritto-dovere della Regione alle proprie competenze in tema di commercio, offrendo un segnale di “difesa” da nuovi insediamenti sul territorio e da “minacce” di espropriazione del ruolo di pianificazione e sviluppo.
Confcommercio Verona ribadisce e fa proprio il concetto espresso in questi giorni anche dalla confederazione regionale e ringrazia, per bocca del presidente Paolo Arena, il Consiglio di Palazzo Balbi per il lavoro svolto e per aver fatto del Veneto la prima regione a legiferare, in tempi brevi, in un momento di grave difficoltà per le imprese del commercio, difendendo, tra l’altro, un principio federalista a suo tempo condiviso da tutti e disponendo così un argine alle liberalizzazioni selvagge della Manovra Monti.
Il provvedimento regionale, ribadisce Arena, difende un sistema distributivo fatto di imprese che si confrontano in un mercato competitivo e che assicurano oggi ai consumatori livelli di servizio tra i più elevati in Europa; imprese che senza argini legislativi regionali, sarebbero rimaste travolte dalla deregulation selvaggia.
Arena e il direttore generale di Confcommercio Verona Giorgio Sartori sottolineano infine l’importanza che le liberalizzazioni avvengano nell’ambito di un quadro omogeneo, coinvolgendo in maniera organica l’economia senza interessare, come è avvenuto finora, il solo commercio.
Mentre Confcommercio Veneto continuerà ad agire con forza in collaborazione con l’Assessore Regionale alle Attività Produttive, per il sostegno e lo sviluppo sostenibile delle 56 mila imprese del commercio del territorio, certa di un continuo, positivo ascolto delle ragioni della principale organizzazione del terziario di mercato.