FEDAGRO VERONA: HORECA, TURISMO ED EXPORT KO

Orari ridotti e chiusure del settore Horeca impattano sui bilanci della aziende dell'ingrosso ortofrutticolo che operano al Centro agroalimentare di Verona e alimentano la preoccupazione per il futuro. "A Verona ristorazione e comparto ricettivo hanno un ruolo di grandissimo rilievo in termini diretti ma anche di indotto", ha spiegato alla testata specializzata Italiafruit News Andrea Saturnini, presidente provinciale di Fedagro-Confcommercio.

 

"Forse non ci si rende conto del danno che i provvedimenti governativi stanno cagionando all'economia. E per quanto la nostra regione sia, per il momento, zona gialla, l'aver staccato la spina a questo segmento ha conseguenze pesanti, così come lo sta avendo la mancanza di turisti".

 

Un'emorragia che potrebbe durare a lungo: "Non è detto che quando la normalità sarà ristabilita, i 12 milioni di turisti che affollavano il Veneto, spendendo mediamente 160 euro a testa, tornino qui. E' come come aver imposto lo stop all'industria pesante in Germania".

 

A ciò si aggiunge la frenata delle esportazioni che, dice ancora Saturnini, mostrano una decrescita a doppia cifra percentuale: "I clienti del Centro e del Nord Europa che rifornivano i ristoranti italiani all'estero non comprano più. Il calo di affari si è fatto importante soprattutto negli ultimi 15-20 giorni. E la sofferenza si trasmette all'agricoltura, mettendo in crisi una intera filiera".




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