TURISMO, «OK IL PROLUNGAMENTO DEL CREDITO D'IMPOSTA»

“Apprezziamo il segnale di attenzione che Governo e Parlamento hanno rivolto al settore. Dopo sette mesi di blocco del mercato, durante i quali il contatore dei costi ha continuato a girare vorticosamente, mentre il cassetto dei ricavi è rimasto vuoto, la gran parte delle imprese ricettive e termali è allo stremo delle forze e, tra queste, particolarmente grave è la situazione delle strutture in affitto”.

 

Con queste parole il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commenta l’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato al decreto Agosto che prolunga sino a fine anno il credito d’imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda per terme ed alberghi e introduce alcuni correttivi volti a tener meglio conto delle specificità del settore turismo.

“La traversata del deserto si preannuncia lunga - prosegue Bocca - e questa misura, seppur non risolutiva di tutte le difficoltà, aiuta a ridurre il rischio che le imprese siano costrette ad arrendersi, schiacciate sotto il peso di canoni non più sostenibili.”


I punti salienti dell’emendamento
- la validità del credito d’imposta è estesa sino al 31 dicembre 2020 (in luogo della previsione attuale che riconosce il credito per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno oppure, per le strutture turistico ricettive con attività solo stagionale, per i mesi di aprile, maggio, giugno e luglio);
- il credito d’imposta relativo all’affitto d’azienda è determinato nella misura del 50% (in luogo del vigente 30%);
- qualora in relazione alla medesima struttura siano stipulati due contratti distinti, uno relativo alla locazione dell’immobile ed uno relativo all’affitto dell’azienda, il credito d’imposta spetta per entrambi i contratti.

 

CRISI STRUTTURALE
Il Covid ha colpito duramente il settore turistico e i sui effetti continuano e continueranno a farsi sentire nei prossimi mesi. Anche i dati dell’Osservatorio mensile di Confturismo sull'indice di fiducia del viaggiatore italiano, realizzato in collaborazione con Swg, confermano questa tendenza a settembre: 57 punti (su scala da 0 a 100), 12 in meno rispetto a settembre 2019. Ma non è questo l’unico segnale di allarme. L’indice ha fatto registrare, tra febbraio e maggio di quest’anno, valori al di sotto delle medie di stagione; da luglio l’andamento dell’indice è tornato ad avere le stesse oscillazioni dell’anno precedente ma sempre, sistematicamente, con 10-12 punti in meno. In pratica, la domanda sembra avere superato lo "shock" del Covid-19, ma assestandosi su valori notevolmente più bassi rispetto al passato.

 

Dunque, sono molti i segnali che “raccontano” la stessa cosa: la crisi del turismo è ormai strutturale. Di fronte a questa situazione il presidente di Confturismo, Luca Patanè ha sottolineato che “le misure di sostegno al turismo attualmente disponibili non sono assolutamente sufficienti“. “Bisogna che il Governo riconosca il ruolo del turismo – ha detto Patanè - e recuperi pienamente le sue potenzialità, soprattutto per ottenere e indirizzare al meglio i fondi del Recovery Fund che rappresentano l’ultimo treno per il rilancio del settore. Siamo leader del turismo mondiale e dobbiamo agire da leader anche in questo momento. Ad esempio sottoponendo tutti i turisti in uscita e al ritorno a test Covid rapidi, per riaprire in sicurezza i flussi internazionali, e sollecitando gli altri Paesi a fare lo stesso: così potrà ripartire il turismo tanto incoming quanto outgoing. In mancanza di questo presupposto ogni intervento fatto fino ad ora sarà stato inutile”.

 

Tornando ai dati della ricerca, l’unica notizia positiva è la ripresa d’interesse per le città d’arte, città e piccoli borghi nella programmazione degli italiani per gli “short break” autunnali: nulla di paragonabile a vacanze vere e proprie, dato che si tratta di piccole pause di 2-3 giorni al massimo, ma per queste mete, che continuano a essere colpite pesantemente dalla mancanza di turismo straniero (arrivi e presenze -95% tra marzo e giugno), si tratta di un piccolo segnale d’incoraggiamento.




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