TURISMO VERONESE, TUTTI I DATI 2018 E I TREND

I dati del Report 2019 “Il turismo a Verona”, realizzato dal Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio scaligera parlano chiaro: siamo la quinta provincia italiana per presenze turistiche complessive, in quarta posizione se si considerano solo i turisti provenienti dall’estero

 

 

Nel 2018 il turismo veronese ha continuato il trend positivo registrando 17,7 milioni di presenze, con una variazione annuale del +2,1%, anche se la crescita sta rallentando (la variazione 2016/2015 era stata del +9,1% e quella 2017/2016 del +4,6%). Verona si conferma seconda provincia veneta per flussi turistici (4.906.367 arrivi, 17.663.215 presenze), dopo Venezia (9.677.150 arrivi, 36.628.413 presenze).

 

Insieme, queste due province soddisfano il 78,4% della domanda turistica veneta: la provincia di Venezia assorbe il 52,9% delle presenze turistiche regionali, mentre nella provincia scaligera si concentra il 25,5% delle presenze di turisti nel Veneto.

 

Nella classifica delle province italiane del 2018 (dato Istat), Verona si colloca al 5° posto, dopo Venezia, Bolzano, Roma, Trento, confermando la posizione del 2017 (occupa il 4° posto nella graduatoria delle province italiane più frequentate dai turisti stranieri). Nella classifica italiana, il Veneto si conferma prima Regione in quanto a presenze turistiche (69.229.094 il 16,1% del totale nazionale), anche se la situazione rispetto al 2017 è stazionaria: +0,1% a fronte di un +2,0% nazionale (dati Istat).

 

Nel turismo veronese la componente straniera svolge un ruolo fondamentale, confermato anche nel 2018: il 64,0% degli arrivi e il 76,3% delle presenze registrate è rappresentato da stranieri. Le presenze di turisti stranieri nel 2018 sono state pari a 13.478.746 e sono aumentate del +0,7% in un anno, mentre gli arrivi, pari a 3.142.198 unità, sono aumentati del +1,5%. Migliore l’andamento del turismo italiano con un aumento delle presenze del +7,1%, arrivando a quota 4.184.469, e un +5,4% degli arrivi, che raggiungono le 1.764.169 unità.

 

La Germania (pur in calo) si conferma la nazione più rappresentata con il 44,3% delle presenze turistiche straniere corrispondente al 33,8% del totale presenze (5.976.328 presenze nel 2018), seguono i Paesi Bassi (11,9%, in crescita) e il Regno Unito (7,0%). Per quanto riguarda la componente domestica, i primi per numerosità di presenze sono i turisti provenienti dalla Lombardia (892.137 presenze: il 21,3% dei turisti italiani e il 5,1% del totale complessivo presenze), seguiti a breve distanza dagli stessi veneti (16,4% sul totale italiani).

 

Il lago di Garda costituisce il maggior polo di attrazione turistica per il territorio veronese: sulle sue sponde si concentra il 75,7% dei flussi turistici veronesi. Verona Capoluogo è l’altra destinazione turistica di eccellenza per la provincia scaligera. Qui la distribuzione tra turisti stranieri (60,3%) e turisti italiani (39,7%) è più equilibrata rispetto alla zona lago. Nel 2018, il comune di Verona ha accolto 1.198.279 turisti (il 24,4% degli arrivi totali) con 2.495.943 pernottamenti (il 14,1% del totale presenze). Gli incrementi dei flussi turistici verso Verona capoluogo sono stati consistenti e generalizzati (+4,8% per i turisti italiani e +9,7% per gli stranieri).

 

E ancora, il Report evidenzia che nel 2018, nelle strutture extra-alberghiere veronesi ha soggiornato il 58,3% dei turisti; il restante 41,7% dei pernottamenti ha avuto luogo nelle strutture alberghiere, preferite dagli italiani. Nel 2018, le strutture ricettive alberghiere della provincia di Verona hanno registrato, complessivamente, numeri positivi (+0,5% gli arrivi e +0,9% le presenze) anche se nello specifico si notano alcuni segni negativi nelle variazioni rispetto all’anno precedente.

 

Negli esercizi alberghieri il calo delle presenze ha riguardato le categorie più basse (-5,5% negli alberghi a 1 e 2 stelle, -0,9% negli alberghi a 3 stelle), mentre si evidenzia un aumento nelle strutture di categoria più alta (+4,4% delle presenze complessive negli alberghi a 5 e 4 stelle). Nelle strutture alberghiere sono aumentati sia gli arrivi che le presenze degli italiani (rispettivamente +2,6% e +6,9%) mentre sono diminuiti i turisti stranieri (-0,9% gli arrivi e -1,5% le presenze).

 

La permanenza media conferma il dato del 2017, pari a 2,6 notti. Aumenti più consistenti per il settore extra-alberghiero: rispetto al 2017, gli arrivi sono aumentati del +6,3% (+11,2% per gli italiani e +4,4% per gli stranieri) e le presenze del +3,1% (+7,4% gli italiani e +2,1% gli stranieri). Campeggi e villaggi turistici, strutture preponderanti nell’offerta ricettiva extra-alberghiera (63,3% dei pernottamenti extraalberghieri), hanno registrato un leggero calo sia negli arrivi (-0,1%) che nelle presenze (-1,4%) rispetto al 2017.

 

Si conferma il trend positivo per gli agriturismi (+3,5% gli arrivi, +9,3% le presenze), e gli alloggi privati (+23,6% gli arrivi e +16,3% le presenze), mentre gli “altri esercizi”, che comprendono bed & breakfast, foresterie, ricettivo sociale, rifugi, registrano un segno negativo (-15,4% gli arrivi, -11,3% le presenze). Il tasso di crescita più elevato degli arrivi, rispetto a quello registrato per le presenze, testimonia la tendenza a diminuire la durata del soggiorno nelle strutture extraalberghiere (dalle 5,3 notti nel 2016 ai 5,1 pernottamenti medi del 2017 ai 4,9 nel 2018).


In provincia di Verona l’idea di uno sviluppo turistico integrato, in cui le eccellenze del tessuto economico fungono da volano per attrarre visitatori, è confermato dall’esistenza di una relazione virtuosa tra turismo e mercati di destinazione di alcune produzioni d’eccellenza del made in Verona. Nel 2018, le esportazioni del settore agroalimentare (prodotti agricoli, alimentari, vino), hanno superato i 3 miliardi di Euro, oltre un quarto del valore totale dell’export scaligero.

 

Ampia l'offerta: sono 7.402 le imprese del settore turistico iscritte al 31 dicembre 2018 alla Camera di Commercio di Verona. Le attività considerate riguardano in particolare i servizi di alloggio e ristorazione, le agenzie di viaggio e i tour operator, i parchi di divertimento e i parchi tematici, gli stabilimenti termali. Aggiungendo alle oltre 7mila imprese del settore turistico-ricettivo le 2.314 unità locali presenti in provincia1 (sedi secondarie, filiali, succursali, negozi, ecc.), si arrivano a contare sul territorio 9.716 localizzazioni.

 

Le imprese del settore turistico veronese rappresentano il 7,7% del totale delle imprese del territorio, mentre la media regionale e quella nazionale è pari a 7,5%. Verona si pone al 13° posto nella graduatoria nazionale, 2° nel Veneto dopo Venezia. Dall’analisi dei dati di fonte ISTAT emerge che nella provincia di Verona sono presenti complessivamente 11.465 strutture ricettive: 665 (pari al 5,8%) sono esercizi alberghieri, mentre 10.800 (il 94,2%) sono esercizi ricettivi all’aperto (campeggi e villaggi turistici) ed esercizi complementari (alloggi privati, agriturismi, bed & breakfast, ecc.).

 

Complessivamente, i posti letto potenzialmente disponibili sono oltre 161mila, concentrati per il 71,7% negli esercizi extra-alberghieri. Nel 2018 il turismo veronese ha potuto contare su un’offerta ricettiva più ampia: sono complessivamente aumentati sia gli esercizi (+21,5% rispetto al 2017) che i posti letto (+4,5%).




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