NORMATIVA SULLA PRIVACY, SCATTANO LE SANZIONI

Il tempo utile per mettersi in regola con le norme in materia di privacy è scaduto. Si è conclusa la fase transitoria di tolleranza nell’applicazione delle sanzioni a carico degli inadempienti e quindi, sottolinea Confcommercio Verona, le imprese sono invitate a verificare l’effettivo adempimento agli obblighi del “Gdpr”. 

 

Confcommercio Verona ha organizzato seminari informativi oltre ad istituire un servizio mirato per assicurare consulenza specialistica e assistenza alle imprese associate tenute ad attuare le nuove regole e ancora oggi prosegue a fornire assistenza e servizi alle aziende.

 

Come è noto, in base al principio di responsabilizzazione contenuto nel Regolamento UE 2016/679, GDPR, la tutela della privacy e la sicurezza dei dati personali costituiscono precisi obblighi per associazioni, imprese e professionisti nell’ambito delle relazioni con clienti, fornitori, dipendenti e collaboratori. Chiunque si trovi a trattare dati e immagini di terzi, deve dunque rispettare le nuove regole, adottando specifiche misure tecniche e organizzative che per i piccoli significa a volte carta e regole nuove.


Terminato il “periodo di rispetto”, durante il quale il Garante ha tenuto nella dovuta considerazione le difficoltà nell’adeguamento alle norme, potranno essere inflitte a titolari e responsabili le sanzioni fissate per la violazione degli obblighi regolamentari. Sanzioni che possono arrivare fino a 20 milioni di euro o, per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente. Sanzioni talora spropositate rispetto all’irregolarità commessa. L’Italia ha armonizzato in modo peggiorativo o senza correttivi adeguati ai territori le direttive stesse, complicando la vita alle imprese.


A un anno dall'entrata in vigore del Regolamento Ue 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali, sono state emesse sanzioni dal valore di circa 56 milioni di euro. L'Italia è quinta in Europa nella classifica per sanzioni emesse ai sensi del Gdpr, preceduta da Danimarca, Polonia, Portogallo e Francia, prima in classifica con la sanzione emessa contro Google.




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