DOCUMENTO PROGRAMMATICO PER I 49 COMUNI AL VOTO

Alla vigila delle elezioni amministrative che domenica prossima, 26 maggio, interesseranno 49 Comuni scaligeri, Confcommercio Verona ha elaborato e inviato agli oltre cento candidati a sindaco un documento programmatico incentrato sull’importanza del terziario nel Governo locale.

Il documento - arricchito e personalizzato nei comuni più importanti della provincia - approfondisce il ruolo delle imprese rappresentate da Confcommercio ed elenca una serie di proposte per migliorare l’assetto economico, ma anche sociale, del Veronese.

“Da settant’anni Confcommercio Verona si impegna non solo nella difesa sindacale delle categorie rappresentate, ma è costantemente e concretamente attiva per il benessere dell’intera nostra provincia”, si legge nell’incipit. “E’ questo lo spirito che ci spinge a scrivere questa riflessione, che sottoponiamo alla Sua attenzione, fiduciosi che possa trovare spazio nei Vostri programmi di governo locale”.


Per troppo tempo, sottolinea poi il documento, il tema del commercio è rimasto ai margini delle campagne elettorali e, più in generale, del dibattito sullo sviluppo del territorio, privandolo del giusto risalto alla funzione essenziale che il terziario svolge per la vita di un paese e di una città. Esso costituisce invece uno dei pilastri su cui si regge l’economia e il benessere di un paese; infatti i servizi concorrono in maniera concreta al buon funzionamento della rete sociale, economica, produttiva che costituisce un centro abitato. Per dirla con uno slogan, la relazione tra città e commercio è così stretta che se il commercio sta bene, sta bene anche la città. Vediamo perché.


Il commercio, e più in generale tutti i servizi e il terziario, svolgono - si legge ancora nel documento molteplici e fondamentali funzioni: economica, per il contributo del comparto al Pil comunale, da cui le Amministrazioni traggono risorse che verranno poi reinvestite sul territorio; occupazionale, per il fatto che le attività produttive offrono occupazione e contribuiscono alla formazione professionale specialistica di molti giovani; di garante della sicurezza pubblica, poiché gli esercizi commerciali, attraverso l’attività di sorveglianza che indirettamente svolgono e l’illuminazione notturna che offrono, rappresentano un presidio naturale e gratuito che garantisce sicurezza ai cittadini; sociale, poiché favoriscono la nascita e il mantenimento di reti sociali che danno vitalità al paese e che sono veicolo di aggregazione sociale; svolgono, inoltre, una funzione di servizio alle categorie sociali più deboli, quali gli anziani e in generale le persone con ridotte possibilità di spostarsi verso altri centri.


Un territorio che perde la propria rete commerciale - incalza Confcommercio Verona - è un territorio che si impoverisce, non solo economicamente, ma anche sotto il profilo sociale, della sicurezza e della qualità della vita.


L’associazione confida pertanto in un’attenzione particolare al sostegno e allo sviluppo del commercio e delle attività produttive, e che, in caso di elezione, il candidato impronti la propria politica in materia attraverso una “condivisione di priorità e progetti con gli esercenti locali e la nostra Associazione, il cui contributo sarà propositivo e costante”.
Fondamentale, per Confcommercio, sarà l’attenzione dedicata al comparto, “sia attraverso la guida di un Assessorato con competenze e risorse, sia tramite l’equilibrata definizione della fiscalità locale e la previsione di forme di sostegno e incentivazione all’imprenditoria”. Centrale è poi per Confcommercio anche lo snellimento della burocrazia che tanto incide sulla quotidianità di molte attività.


Un altro fronte su cui si sono efficacemente mosse alcune Amministrazioni locali in questi anni è quello della collaborazione tra territori per il rilancio dell’economia locale: preziosa, evidenzia l’associazione, è infatti l’esperienza dei Distretti del Commercio, che in aree comunali oppure sovracomunali hanno iniziato politiche di valorizzazione del commercio locale cercando di superare anche i confini del singolo paese, attraverso logiche di condivisione e di intesa con i Comuni limitrofi e l’attivazione di reti sinergiche per la promozione delle attività commerciali e turistiche.


“Nella nostra provincia - prosegue il documento - non mancano i casi positivi, che coincidono con quelli in cui le Amministrazioni Comunali hanno saputo accantonare la mentalità campanilistica a favore di forme di collaborazione trasversali, con risultati ampiamente positivi per il territorio anche grazie al contributo della nostra Associazione”.
Per Confcommercio Verona, ancora, una buona Amministrazione Comunale deve riuscire a fare del proprio territorio un polo di attrazione di tre attori principali: le imprese, i cittadini e i visitatori.


“Occorre incentivare la presenza delle imprese sul territorio - mette in rilievo il documento - perché queste ne aumentano la ricchezza e l’occupazione; in secondo luogo, è necessario sostenere i processi demografici, poiché il mantenimento e l’incremento della popolazione sono presupposto indispensabile della solidità e salute di ogni comunità; infine, occorre attirare i visitatori esterni, per i quali si intendono tutte le persone che si recano sul territorio, sia per usufruire di servizi che per motivi di svago, e il cui passaggio genera ricchezza. Positive in questo senso si sono rivelate le iniziative promosse per rivitalizzare i centri storici tramite eventi e manifestazioni, specie se mirate a valorizzare quelle eccellenze enogastronomiche e tradizioni locali che possono essere motivo di interesse e di riscoperta anche da parte degli stessi veronesi”.

 

Il documento - che ha suscitato grande interesse in molti candidati a sindaco - si conclude con l’invito a coinvolgere costantemente Confcommercio facendone parte attiva nella costruzione di un progetto condiviso, assieme all'Amministrazione e a tutte le componenti sociali, economiche e culturali del territorio, con l’auspicio di dar vita a un “laboratorio” permanente di progettazione partecipata per migliorare la relazione tra città e commercio, usufruendo degli esempi e delle esperienze, delle proposte e delle competenze, a beneficio del rilancio del terziario e dell’intero territorio.




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