"FILIERA" A CONFRONTO SUL FUTURO DELLE LIBRERIE

Per la prima volta in Italia un’associazione di categoria, l’Ali-Confcommercio del Veneto, ha riunito tutti i soggetti della ‘filiera’: scrittori, editori, librai e distributori, attorno al tema dello “Sviluppo delle librerie indipendenti”.

 

 

Ed è stata annunciata la firma di un protocollo d’intesa a livello nazionale tra Ali-Confcommercio e Adiconsum per la tutela delle librerie indipendenti. 

 

L’incontro si è svolto a Limena, in provincia di Padova, organizzato in collaborazione con Fastbook, società leader nella vendita all’ingrosso di prodotti editoriali, che l’ha ospitato in una sala gremita. 

 

Nel settore vola l'e-commerce (con un balzo in avanti del 5% nel totale di libri venduti), scricchiola la grande distribuzione (che in un anno perde un punto e mezzo di ‘peso’ percentuale sul totale del settore). Resistono le librerie fisiche che, tra indipendenti e di catena, intercettano quasi il 70% degli acquisti. Mostrano i muscoli i colossi della distribuzione ‘multisettoriale’ (dalle ultime stime il possibile valore nel nostro Paese del più noto fra i giganti dell’online si aggira attorno ai 120milioni di euro solo per i libri fisici di varia). La novità è che il fatto ora tocca anche gli editori, che reagiscono. È un dato recente il clamoroso divorzio delle edizioni E/o (quelle che pubblicano i romanzi di Elena Ferrante, per intenderci) da Amazon, preceduto nei mesi scorsi da quello di Babalibri è notizia di queste ore che anche l’editore La Pecora Nera abbandona il grande store online.
Non stanno a guardare le librerie indipendenti, che da tempo chiedono maggiore sorveglianza sul sito americano - “Sul gigante di Bezos lo Stato dovrebbe vigilare, altrimenti è Far West”, dichiara il presidente nazionale di Ali-Confcommercio (Associazione Italiana Librai), il sambonifacese Paolo Ambrosini.
 
All’evento hanno partecipato gli scrittori Mauro Corona, Francesco Vidotto, Matteo Strukul, assieme agli editori Marsilio, E/o e NN editore (l'editore de “Le nostre anime di notte” di Kent Haruf, da cui è tratto il film più applaudito all’ultima Mostra del Cinema di Venezia).

 


Dal fronte degli editori, Alberto Ibba di NNE è andato dritto al punto: “Dobbiamo pretendere una legge che blindi Amazon e la renda un’azienda come tutte le altre”, mentre Enrico Quaglio, direttore editoriale di E/o, ha parlato della scelta coraggiosa che la casa editrice ha compiuto nei confronti di Amazon, “un divorzio le cui conseguenze si stanno facendo sentire, ma che era ormai inevitabile. Anche (ma non solo) per questioni di principio”. Fabio Ferlin di Marsilio editori ha puntato il dito sull’inefficienza del sistema distributivo, un nodo da affrontare con decisione e al più presto”.


Per Ali-Confcommercio c’erano, oltre al presidente Ambrosini, i dirigenti regionali e provinciali. In platea, una nutrita rappresentanza di librai della regione.
“Le librerie, indipendenti o di catena – dice Ambrosini - intercettano quasi il 70% degli acquisti, un dato che dovrebbe far riflettere tutti coloro che guardano ad altri canali per cercare soluzioni allo sviluppo del settore; in ragione di questo dato noi crediamo di avere più di un motivo per rivendicare maggiore attenzione da parte degli editori e distributori italiani”.


Fra i temi dell’incontro, il rapporto con i distributori, la revisione della Legge Levi, la proposta di detrazione fiscale per l'acquisto di libri, e la definizione di un'alleanza con editori,distributori e scrittori per dare finalmente al Paese una legge organica sul libro e per ribadire la centralità delle librerie e dei librai per la diffusione.“Continuare a sostenere che per sviluppare la lettura in Italia occorre proporre i libri con la leva dello sconto è già dimostrato nei fatti che non produce risultati – dichiara Ambrosini - I dati sulla lettura sono lì a confermarlo; la scelta scellerata di continuare su questa strada crea ogni giorno forti difficoltà ai librai italiani, che, benché rappresentino circa il 70% del fatturato del libro in Italia, sono ostaggio da anni delle esigenze di chi ritiene prioritario sviluppare altri canali, ieri la grande distribuzione organizzata, oggi l'online”.


“Noi librai rivendichiamo con forza la centralità del nostro ruolo nella diffusione e promozione della lettura – prosegue il presidente di Ali-Confcommercio - Per fare questo però chiediamo che finalmente anche in Italia si passi a un sistema di mercato che guardi alla promozione del libro non attraverso il prezzo, ma attraverso i suoi contenuti come già avviene in molti Paesi d'Europa quali, ad esempio, la Francia e la Germania. In questa nostra battaglia, che è battaglia sindacale ma anche e sopratutto civica, sappiamo di poter contare oggi più che in passato sull'appoggio di autori, editori, distributori, bibliotecari, insegnanti, e su buona parte della popolazione che guarda con crescente stima al nostro impegno quotidiano a favore di una diffusione del sapere nelle nostre comunità”.


“Si parte dal Veneto con una nuova alleanza – conclude Ambrosini – L’obiettivo è replicare quest’esperienza in tutte le altre regioni”.E proprio il Veneto è una delle regioni in cui si legge di più: secondo i dati Istat, nel 2016 nella nostra regione i lettori erano il 48,7%, contro una media nazionale del 40,5%; di questi, il 43,3% ha dichiarato di aver letto da 1 a 3 libri, il 40,7% da 4 a 11 libri, e solo il 16% ne ha letti più di 12. Il Nordest nel suo complesso raggiunge la percentuale più elevata di lettori (48,7%), con il record del Friuli Venezia Giulia (54,3%), seguita dal Trentino Alto Adige (53,4%), mentre l’Emilia Romagna si attesta sul 46,1%.




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