IL MADE IN VERONA RAPPRESENTA L'ITALIA IN KUWAIT

Ferron, Arena, BernardinelliEccellenze veronesi protagoniste della settimana italiana in Kuwait grazie a due imprenditori di spicco del "food" scaligero.

  

Gabriele Ferron, ambasciatore del riso nel mondo e Giuseppe Bernardinelli, affinatore di salumi e formaggi, raccogliendo l’invito dell’ambasciatore italiano Giuseppe Scognamiglio, hanno fatto conoscere la gastronomia “made in Verona” nel corso di tre serate a tema (all’ambasciata italiana, nella residenza dell’ambasciatore e al teatro del Marina Crescent Building di Kuwait City), presenziate da circa 400 selezionate persone, tra Vip e artisti italiani.


L’iniziativa è stata raccontata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sede di Confcommercio Verona in via Sommacampagna 63/h alla presenza di Ferron, Bernardinelli e del presidente di Confcommercio Verona, Paolo Arena.
Kuwait City è una città con un tasso di sviluppo e di crescita elevatissimo dove le tecnologie costruttive legate al concetto di Smart city la fanno da padrone. Notevoli le potenzialità per il food italiano, che ha un’ottima immagine.
La prima serata è stata dedicata a Diwaniya e si è tenuta nell’ambasciata italiana. Diwaniya Italia è il punto di riferimento della comunità italiana in Kuwait.
La seconda serata presso la residenza dell’ambasciatore Giuseppe Scognamiglio, è stata deliziata dalle note di Paolo Fresu, jazzista trombettista di grande spessore, ed Arisa, cantante pop, entrambi invitati per il concerto di chiusura della settimana Italiana in Kuwait.
La terza serata, infine, ha avuto luogo al teatro del Marina Crescent Building.
Innumerevoli i complimenti ricevuti dalla delegazione veronese - con tanto di lettera d’encomio dell’ambasciatore Scognamiglio - sia per la cucina sia per la simpatia e la verve che li ha contraddistinti nelle serate.
Un’iniziativa che conferma il potenziale delle eccellenze veronesi anche e soprattutto in ambito enogastronomico; eccellenze che per essere valorizzate vanno messe adeguatamente in rete e “orchestrate”.
Un ruolo in passato svolto dalla Camera di Commercio che però dopo la riforma non è più in condizioni di supportare adeguatamente le aziende nell’indispensabile processo di internazionalizzazione, ha sostenuto Arena. Serve dunque una “riforma della riforma”, ha proseguito il presidente di Confcommercio Verona, per continuare a promuovere adeguatamente l’imprenditoria scaligera all’estero, indirizzando le aziende e preparando il terreno alle loro missioni, ma anche organizzando iniziative sul nostro territorio che facciano conoscere le peculiarità veronesi ai potenziali “investitori” stranieri.




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