SALDI, IN VENETO PER ORA VA MEGLIO DEL PREVISTO

Il bilancio tracciato da Confcommercio Veneto sulla prima settimana di saldi in Veneto rivela che è andata meglio di quanto temuto.

Il secondo weekend ha retto bene in tutta la regione, anche se rispetto al 2013 c’è una leggera flessione. Se si considerano il clima caldo con pioggia all’apertura dei saldi, il potere d’acquisto che è quello di 27 anni fa, il sentiment negativo delle famiglie, le tasse che mediamente sono salite al 44,3 %, la disoccupazione al 12,7% (sui giovani al 41,5%), si può dire che non sta andando male e che i saldi in Veneto potrebbero concludersi con qualche punto percentuale in più rispetto all’anno scorso, pur restando di segno negativo, ma leggermente sottotono rispetto alla media nazionale, che sta segnando un +3%.


"In Veneto siamo un po’ sotto rispetto al nazionale, ma ovunque c’è tanta voglia di ripartire, speriamo che la discesa sia finita – dichiara Gabriel - I sondaggi fatti tra i commercianti delle provincie del Veneto si possono, al momento, leggere in positivo, soprattutto nelle città turistiche, dove le griffe hanno venduto bene, e la dove c’è stata un’alta presenza di cittadini dell’Est Europeo, Russi, Asiatici (cinesi, coreani) e sudamericani. Bene anche i negozi di grande immagine con prodotti a basso prezzo, che hanno realizzato risultati fino al +10%. Ma non basta per dire che va tutto bene, sono andate meno bene infatti le vendite nelle periferie delle grandi città d’arte e nei piccoli comuni, con perdite anche del 20%”.


Secondo l’indagine di Confcommercio Veneto, i prodotti moda stanno uscendo dai negozi con il seguente ordine: borse, accessori donna, maglieria, jeans; felpe; giacconi (che, data la temperatura calda, hanno finora venduto meno). In questi giorni sono aumentate le presenze di consumatori nei centri storici, mentre negli Outlet - come ad esempio in quello di Noventa - non c’è più la ressa di auto registrata negli scorsi anni, a tal proposito sono molti a non condividere l’impiego della forza pubblica a gestire il traffico per conto del privato.


Segnano infine aumenti notevoli le vendite attraverso internet. A questo proposito, in alcune sedi di Confcommercio si stanno avviando corsi di formazione, aggiornamento e servizi informatici per i commercianti che intendono utilizzare i siti internet per pubblicizzare la propria azienda o vendere i propri capi.


“Resta alta la guardia – conclude Gabriel - sulla qualità e distribuzione di capi e accessori contraffatti, con l’impegno costante di Confcommercio in collaborazione con le istituzioni a favore della legalità e del Made in Italy.




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