«TASSA SUI RIFIUTI INSOSTENIBILE, VA RIMODULATA»

rifiutiIl vaso è colmo, la marea di tasse rischia di far finire le imprese sotto la linea di galleggiamento. Lo sostiene il presidente di Confcommercio Verona, Paolo Arena, all’indomani della clamorosa manifestazione di protesta inscenata martedì a Torino, dove gli ambulanti del capoluogo piemontese hanno bloccato i binari della stazione ferroviaria per protestare contro la tassa sui rifiuti.

“Con il passaggio dalla Tarsu alla Tari - sottolinea Arena snocciolando i dati di una indagine della Confcommercio nazionale - nel 2014 l'incremento medio dei costi per il servizio urbano dei rifiuti sarà pari al 290% e, per alcune tipologie di impresa, sarà ancora più salato".

 

 Per un bar, infatti, l'aumento sarà di oltre il 300%, fino ad arrivare ad una maggiorazione di circa sei volte per un ristorante (+480%) e, addirittura, di quasi otto volte per un negozio di ortofrutta (+650%) o una discoteca (+680%). Incrementi molto rilevanti e ingiustificati che derivano essenzialmente dall'adozione di criteri presuntivi e potenziali e non, invece, dalla reale quantità di rifiuti prodotta.

 

Parametri pesanti che rischiano di spingere fuori mercato molte imprese veronesi già duramente provate dalla crisi e da tutte le altre tasse, aggiunge Arena: “Ci rendiamo conto che le amministrazioni locali sono a loro volta in difficoltà, ma occorre rivedere al più presto la struttura dell’attuale sistema di prelievo sulla base del principio "chi inquina paga" e ridefinire con maggiore puntualità coefficienti e voci di costo distinguendo, in particolare, tra utenze domestiche e non domestiche e tenendo conto anche degli aspetti riguardanti la stagionalità delle attività economiche”.

 

In una lettera inviata nei giorni scorsi ai sindaci dei Comuni della provincia, Confcommercio Verona propone quattro modifiche alla Tares: escludere dalla tassazione le aree scoperte pertinenziali e accessorie, che in attività come negozi al dettaglio, alberghi, concessionari d’auto e distributori di carburanti hanno una forte incidenza, senza essere operativamente utilizzate; prevedere aliquote differenziate a seconda dell’effettiva destinazione d’uso della superficie, distinguendo, ad esempio, le aree di deposito o quelle di sola esposizione da quelle effettivamente utilizzate per l’attività; prevedere una riduzione delle tariffe locali (quindi anche della componente rifiuti della Tares) per quelle imprese che assumono giovani o lavoratori over 50; prevedere il rinvio al 2014 di una o più rate di Tares dovute per il 2013, così da dare respiro alle imprese in questa fine d’anno particolarmente pesante sul fronte delle imposte. “L’impegno per non penalizzare la rete distributiva del territorio servirebbe a preservare l’occupazione e a tutelare il servizio di vicinato”, conclude Arena.

ufficio stampa Confcommercio Verona




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