FONDI REGIONALI PER L'IMPRENDITORIA FEMMINILE

Donna ImprenditriceA partire dal 01/10/2012 è nuovamente possibile presentare richieste di agevolazione a valere sul fondo regionale per l’imprenditoria femminile. A darne notizia – in un comunicato congiunto – sono Roberta Girelli, Presidente Provinciale di Terziario Donna, e Maurizio Danese, Presidente Confidi Veneto.

“È una riapertura tanto attesa da tutte le imprenditrici – sottolinea nella nota la Presidente Girelli – in quanto consentirà alle imprese interessate di ottenere benefici sia in termini di contributo a fondo perduto del 15% che di finanziamento agevolato pari all’85 della spesa ammessa”.


“Si tratta di una parte importante del tessuto imprenditoriale del nostro territorio – ribadisce il Presidente Danese (nella foto) – ed in un momento di persistente difficoltà costituisce sicuramente un valido apporto alle nostre imprese”.

Beneficiarie dell’agevolazione sono le imprese “a gestione prevalentemente femminile”, cioè le imprese individuali di cui sono titolari donne cittadine italiane residenti nel Veneto e le società, anche di tipo cooperativo, in possesso di tutti i seguenti requisiti: i soci devono essere per almeno due terzi donne cittadine italiane residenti nel Veneto; l’organo di amministrazione deve essere composto per almeno due terzi da donne cittadine italiane residenti nel Veneto, e il capitale sociMaurizio Daneseale deve essere detenuto da donne per almeno il 51%.
Tali requisiti devono sussistere al momento della costituzione dell’impresa (se di nuova costituzione) o da almeno sei mesi anteriori alla richiesta di agevolazione (se già esistente) e devono essere mantenuti per cinque anni dalla concessione dell’agevolazione”.
L’agevolazione riguarda, tra l’altro, le imprese del commercio, del turismo e di alcuni settori dei servizi: le imprese devono essere finanziariamente ed economicamente sane (in grado di far fronte agli impegni derivanti dall’operazione ammessa a contributo), non in stato di liquidazione volontaria né sottoposte ad alcuna procedura concorsuale, e le iniziative ammissibili devono essere finalizzate all’avvio di nuova attività o all’adozione di processi produttivi innovativi o evolutivi ovvero ad innovare o diversificare i prodotti/servizi.
Per il settore Turistico sono ammissibili gli interventi da effettuare su alberghi, motel, villaggi – albergo, residenze turistico – alberghiera, residenze d’epoca alberghiera, campeggi, villaggi turistici, stabilimenti balneari.
Sono ammesse le imprese con sedi operative ubicate nella Regione del Veneto, l’agevolazione copre il 100% dell’investimento, ammesso da un minimo di € 20.000 ad un massimo di € 100.000, mediante un contributo in conto capitale del 15% ed un finanziamento a tasso agevolato dell’85% della spesa ammessa, di durata massima di 7 anni per gli investimenti in beni mobili e 10 in beni immobili. È previsto un preammortamento di 2 anni.

“Oltre al contributo a fondo perduto – continua la Presidente di Terziario Donna – anche il finanziamento a tasso agevolato costituisce un notevole beneficio, in quanto la Regione apporta metà del finanziamento a tasso zero, mentre laRoberta Girelli banca concede l’altra metà ad un tasso pari all’euribor 3/6 mesi + uno spread massimo di 5 punti percentuali: con un euribor ad oggi dello 0,25, ed uno spread (massimo, ma potrebbe essere contrattato con la banca in misura inferiore) del 5%, il 50% del finanziamento verrebbe a costare il 5,25% (già discreto con i tempi che corrono), ma il tasso finito sul finanziamento complessivo diventa il 2,625%. Non è possibile trovare una forma di finanziamento migliore”.
Le spese ammesse – ancora da effettuare, per il settore turistico, o già effettuate a partire dal 1° gennaio dell’anno antecedente la domanda di agevolazione, per il settore commercio e servizi – riguardano la nuova costruzione, il rinnovo, la trasformazione, l’ampliamento e l’adeguamento dei locali destinati all’attività, gli impianti, i macchinari, le attrezzature e gli arredi, i mezzi di trasporto ad uso interno o esterno con l’esclusione delle autovetture, l’ acquisto di diritti di brevetto, licenze (software) e conoscenze tecniche non brevettate, fino al 100% della spesa sostenuta; atti notarili, studi, progettazioni e consulenze vengono finanziati per il 10% del programma di spesa e solo se sostenuti non oltre sei mesi dalla presentazione della domanda.
“Sono ammissibili anche le spese relative all’acquisto di azienda – conclude il Presidente di Confidi Veneto – ossia l’acquisto di attrezzature e beni aziendali il cui valore risulti in modo analitico dall’inventario dei beni ceduti, parte integrante dell’atto di cessione d’azienda. Gli interventi su immobili di terzi sono ammissibili limitatamente alle opere di ordinaria manutenzione e di adeguamento alla specifica attività esercitata. Le spese relative agli acquisti di materiale sono finanziabili a condizione che siano documentate le corrispondenti spese di manodopera per posa e messa in opera”.
Il bando è sempre aperto, e le domande vengono predisposte da Confidi Veneto. Gli investimenti devono essere rendicontati entro 12 mesi dalla comunicazione di ammissione all’agevolazione, tramite fatture quietanzate da presentare alla banca finanziatrice.
Le imprenditrici interessate possono rivolgersi agli uffici di Confidi Veneto dal lunedì al venerdì, dalle 08.00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:30, telefonando allo 045/956764, fax 045/8626080, mailbox Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..




Condividi!

Submit to FacebookSubmit to Google PlusSubmit to TwitterSubmit to LinkedIn

Confcommercio Verona utilizza i cookies per migliorare l'usabilità del sito. Potete disabilitare i cookie, modificando le impostazioni del vostro browser.