ITALIANI SODDISFATTI DEGLI AGENTI IMMOBILIARI

Gli italiani sono soddisfatti del lavoro svolto dagli agenti immobiliari. Lo dice l’indagine realizzata da Nomisma per conto di Fimaa – Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, che è stata presentata martedì 11 dicembre alle 18.30, al ristorante Boscomantico di via Boscomantico 6 a Verona, in occasione dell Aperi…Fimaa di Natale organizzato dalla federazione provinciale guidata da Francesco Gentili.


Fimaa Italia ha commissionato a Nomisma un sondaggio per capire cosa pensano gli italiani degli agenti immobiliari. E, ha spiegato l’amministratore delegato di Nomisma Luca Dondi ai numerosi partecipanti alla serata, i risultati sono lusinghieri.

 

 

Vediamo cosa dice la ricerca:

Il 63% degli italiani che negli ultimi 4-5 anni hanno avuto esigenze di acquisto e/o di vendita di un immobile si è affidato ad un agente immobiliare. Il 51% ha utilizzato anche Internet, che mantiene prevalentemente una funzione informativa: il 28%, infatti, lo ha usato solo nelle fasi iniziali della ricerca o per farsi un’idea generale sul mercato. In molti casi, la Rete rappresenta lo strumento fondamentale per il primo contatto con l’agenzia (10%).

 

Le attività di compravendita senza mediazione rappresentano una quota residuale, per lo più riconducibile a situazioni di conoscenza diretta del soggetto da cui comprare o a cui vendere (il 29% indica tale fattore decisivo), piuttosto che alla impossibilità di sostenere i costi di mediazione (25%). La gestione autonoma di una compravendita presenta elementi di criticità: la gestione di pratiche burocratiche (40%) e l’incompletezza delle informazioni per una corretta valutazione dell’immobile (25%), fattori per cui – nella valutazione ex-post - si segnalano la necessità e l’importanza di un supporto da parte di un agente immobiliare. E l’87% dichiara che in caso di future esigenze farà con buona probabilità affidamento ad un agente immobiliare, segnale che per molti fruitori la gestione autonoma si è rivelata onerosa.

 

 

A riprova dell’importanza del ruolo, dall’indagine emerge la soddisfazione dei clienti- consumatori rispetto all’attività svolta dall’agente immobiliare: il 40% di chi ha avuto esperienze di compravendita tramite agenzia esprime un giudizio molto positivo (superiore a 8 – su una scala da 1 a 10), a cui si aggiunge una ulteriore quota di valutazioni più che soddisfacenti (43% con giudizio pari a 6 e 7). Positive anche le segnalazioni in merito all’adeguatezza delle commissioni richieste dall’agente: il 69% le ritiene commisurate alla qualità del servizio svolto (% di chi esprime un giudizio superiore o uguale a 6 su una scala da 1 a 10), con una quota di soggetti critici su questo aspetto limitata al 12% dei fruitori.

 

L’utilità della funzione dell’agente immobiliare è evidente per l’84% di chi ne ha fatto ricorso, con particolare riferimento alla possibilità di gestire in sicurezza la compravendita (48% delle citazioni considerando l’insieme degli aspetti segnalati), per la maggior semplicità di valutare alternative disponibili sul mercato (35%) e di gestire al meglio la fase di negoziazione (32%), nonché di comprimere i tempi di finalizzazione della compravendita (29%). Tra gli ambiti da rafforzare segnalati da chi ha ritenuto poco utile – in base all’esperienza vissuta – il ruolo dell’agente, si segnala la percezione di non completa trasparenza dell’agente nella gestione della compravendita e la richiesta di maggiori competenze.

 

 

Soddisfatto Gentili che, a inizio serata, ha ricordato l’intensa attività di Fimaa Verona in questi dodici mesi e sottolineato come i risultati dell’indagine, del tutto neutrale, siano migliori delle aspettative ed evidenzino l’importanza della categoria.

 

Durante l’intervento di Dondi, che ha preceduto l’aperitivo con buffet, sono stati forniti alcuni dati sul mercato immobiliare a Verona: il settore tiene, più che in altre città, ma per il futuro c’è una certa preoccupazione legata al rallentamento dell'economia e dei consumi per cui, ha detto l’Ad di Nomina, la prospettiva migliore sembra quella di consolidare il quadro esistente.




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